Nicola Aldrighetti

Nicola Aldrighetti


Roveretano di origine, ma residente da anni a Tiarno di Sopra dove si è formato la famiglia, quindi ormai ledrense, già corista per qualche tempo del Cima d’Oro, nel settore bassi, subentra al maestro Renzo Bartoli nella primavera del 2007, col non facile compito di ricevere un’eredità di 27 anni di lavoro del predecessore e di portare avanti una compagine con criteri, abitudini, metodi di apprendimento e di esibizione diversi dai suoi, con tutte le conseguenze che ciò comporta.

Da professionista serio e competente, diplomato in violino, con una solida preparazione musicale, insegnante di educazione musicale nella scuola media, con la passione per il canto popolare e già con esperienza di direzione corale, il maestro Aldrighetti sa assumersi il compito di condurre il Cima d’Oro, riuscendo a creare nuovi stimoli ed a portare  a termine alcuni impegni particolarmente significative  assunti. Tra tutti merita segnalazione la trasferta in terra di Cecoslovacchia, cosiddetta “di Boemia”, per il gemellaggio con quella nazione in ricordo dell’esodo delle genti ledrensi negli anni 1915/18; Nei tre giorni di permanenza in quella terra, il maestro Nicola dirige ben sette concerti, frutto di cura e impegno con cui ha preparato il Coro.  Un momento che merita ancora menzione è il viaggio in Francia  nella località di Saorge, dove il Coro ha modo di esibirsi per un pubblico speciale, presente ad  un convegno di cechi e ipovedenti, con la cura di un repertorio predisposto dal maestro, particolarmente significativo ed emozionante per i convenuti.

Nel suo programma   il maestro Nicola, oltre a riprendere testi già conosciuti, rimpolpa il repertorio con brani nuovi, di cui alcuni a carattere natalizio.

Doveroso segnalare che  gli impegni affrontati dal Coro sotto la sua direzione, sortiscono successo, grazie alla cura che Nicola dedica alla preparazione ed alle esecuzioni

Il Coro esprime  grazie al maestro Aldrighetti per il suo lavoro, pur nel rincrescimento che il rapporto con il Cima d’Oro sia stato troppo breve.